International Teachers Summer Camp 2018 – Le mie riflessioni – di Greta La torre

10 Maggio 2019

1° INTERNATIONAL TEACHERS SUMMER CAMP 2018

le mie riflessioni

Lonato del Garda, 30/07/18

 

Ieri 29 luglio 2018 si è concluso il primo International Teachers  Summer Camp, 4 giorni di allenamento, studio, riflessione e divertimento.

Le aspettative legate a questo progetto erano tante: con il Summer Camp 2018, come ha detto il Maestro “si scrive la storia”.                                                                                                                                                        

Non si è trattato di un semplice weekend sportivo-didattico, o meglio lo è stato ma con un valore aggiunto: le persone che lo hanno organizzato, quelle che vi hanno aderito, che hanno “lottato” contro le compagnie aeree (scioperi) per potervi partecipare . Intendo dire che questo evento ha riunito un gruppo di persone che in questo progetto ci crede veramente, e di ciò ne ho avuto la conferma proprio l’ultimo giorno, alla cerimonia di chiusura, quando tra un diploma e l’altro scendeva pure qualche lacrima. Lacrime di gioia, di soddisfazione, di orgoglio. 

Penso che il Summer Camp abbia lasciato molto a tutti.

Intanto, come ha detto il Maestro, il successo di questa iniziativa è andato oltre le previsioni, il che significa che l’entusiasmo c’è e la voglia di andare avanti anche.                                                                                            

In questi  4 giorni abbiamo visto che ci sono i mezzi e le basi per realizzare i progetti attualmente “in cantiere”, bisogna solo lavorare sodo. Chi ben comincia è già a metà dell’opera dicono. Qua si ritorna su quello che abbiamo detto nell’assemblea di giugno, il passo in avanti si fa solo se si ha il coraggio di affrontarlo. Io di coraggio ne ho percepito. Per questo sono convinta che quello appena concluso sarà solo il primo di una lunga serie di Summer Camp.

Mi capita spesso di ripensare a quando tutto è iniziato, a quando mio padre mi ha accompagnato per la prima volta in palestra dal Maestro Dino senza troppe aspettative, giusto per convincersi che se avessi cominciato karate non avrebbe dovuto corrermi dietro una volta cresciuta.   

Chi avrebbe pensato che 15 anni dopo sarei stata ancora qua, allieva del Maestro Dino e parte di un importante progetto. Nonostante sia “la sopravvissuta” tra i ragazzi che avevano cominciato con me, da qualche anno sono stata coinvolta in un gruppo consolidato da tempo in cui non ha importanza che vi siano 20, 30 o 60 anni di differenza, ogni scusa è buona per brindare, per divertirsi, per stare insieme, e ne sono veramente grata.

Non nego che ci sia stato un periodo della mia adolescenza in cui volevo mollare … poi però evidentemente non ho mollato, ho continuato e senza rendermene conto ho iniziato a parlare del karate e a praticarlo in modo diverso. Aspettavo fremendo il lunedì e il giovedì per allenarmi, ho iniziato a pensare che fare delle proprie passioni un lavoro non fosse così impossibile e che magari un giorno questo poteva essere il mio caso.                                                                                                                                                                                    

Ci sto lavorando. Sicuramente i meriti non sono solo i miei, penso infatti che l’essere parte di qualcosa, come il nostro gruppo, speciale, mi abbia sempre dato quella marcia in più nell’ affrontare il mio percorso da karateka.

Per questo credo che sarò sempre riconoscente ai miei genitori per avermi permesso di fare di questa disciplina la mia passione. Al mio Maestro, che, anche se non glielo dico, sa benissimo di non essere solo un maestro per me: lui ha sempre creduto nelle mie capacità anche quando io stessa non lo facevo (ed è ancora così), mi ha sempre spronata e se oggi voglio che il karate sia il mio futuro è soprattutto grazie a lui … anche se in questi giorni, per la sua felicità, ha trovato il modo di fregarmi.

Ora sono la sua Assistant Teacher, e mi auguro un domani di essere brava almeno la metà di quanto lo è lui.

Staremo a vedere.

Grazie Oss

                                                                                                                      Greta (Creta) La Torre